Nell’agenda della riunione del 22-23 marzo dello Scopaff era previsto il voto su 14 proposte: 10 rinnovi, di cui 9 microrganismi, 2 revoche, 1 proroga di scadenze e 1 di variazione di condizioni di autorizzazione

Rinnovi: Oxamyl

Purtroppo il celebre geodisinfestante non ce l’ha fatta: la totalità dei 27 Stati membri, compreso lo stato relatore Italia, ha votato a favore della proposta della Commissione Europea di non rinnovare l’approvazione della sostanza attiva.

Le criticità che si sono rivelate fatali per la sostanza riguardano il rischio per gli operatori, che non è risultato accettabile nemmeno utilizzando mezzi di protezione individuale, e un doppio rischio alimentare, in quanto per gli usi rappresentativi su colture eduli si è rilevato il superamento della dose acuta di riferimento (“ARfD”) e anche lo sforamento dell’Adi (dose giornaliera accettabile) qualora due metaboliti che si formano nelle acque sotterranee fossero presenti nelle acque potabili.

Proroghe:

La proposta di prorogare la scadenza dell’approvazione Ue in votazione riguardava 40 sostanze attive: aclonifen, ametoctradin, beflubutamid, benthiavalicarb, boscalid, captan, clethodim, cycloxydim, cyflumetofen, dazomet, diclofop, dimethomorph, ethephon, fenazaquin, fluopicolide, fluoxastrobin, flurochloridone, folpet, formetanate, Helicoverpa armigera nucleopolyhedrovirus, hymexazol, indolylbutyric acid, mandipropamid, metalaxyl, metaldehyde, metam, metazachlor, metribuzin, milbemectin, paclobutrazol, penoxsulam, phenmedipham, pirimiphos-methyl, propamocarb, proquinazid, prothioconazole, s-metolachlor, spodoptera littoralis nucleopolyhedrovirus, Trichoderma asperellum strain T34 e Trichoderma atroviride strain I-1237.

 

La proposta è stata approvata con il voto contrario di tre Paesi (forse Grecia, Francia e Finlandia, la stima ha un’approssimazione dello 0.5%), probabilmente perché nel gruppo dei prorogandi ci sono principi attivi non particolarmente graditi e contemporaneamente non considerati indispensabili per l’agricoltura locale.

In questo caso, come peraltro è già successo con la precedente proroga di massa, ufficializzata col regolamento di esecuzione 2023/689 e riguardante 28 sostanze attive, la proroga è superiore ai canonici dodici mesi, anche di molto!

A seconda della fase in cui si trova il processo di rinnovo la proroga concessa va da un minimo di 15,5 mesi a un massimo di 39. L’entità della proroga è stata calcolata con un foglio excel, chiamato “Extension calculator” sulla base delle tempistiche stimate per ogni fase del processo. Seguendo questa logica questa proroga dovrebbe essere l’ultima per queste sostanze attive. Vedremo.

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