Un’altra revisione delle leggi sull’ecotassa riguarda i fertilizzanti sintetici, i coadiuvanti e i prodotti chimici fitosanitari ritenuti pericolosi per le persone e l’ambiente. Nel 1999, l’ecotassa è stata implementata con l’obiettivo di destinare una parte del gettito annuale (inizialmente lo 0,5%, successivamente il 2%) alle vendite di coadiuvanti e prodotti fitosanitari ritenuti tossici per l’uomo e l’ambiente, nonché di fertilizzanti sintetici.
L’ultimo aggiornamento risale al marzo 2022, quando sono state aggiunte le sanzioni per gli inadempienti (che, sorprendentemente, erano assenti). Le sanzioni ammontano al doppio del contributo richiesto in caso di mancato o insufficiente pagamento, nonché allo 0,1% dell’importo totale dovuto per ogni giorno di mancato rispetto delle due scadenze semestrali.
La legge attuale abroga definitivamente il Decreto Interministeriale del 14 luglio 2000, ma stabilisce anche nuovi obblighi per i contribuenti e specifica le modalità di pagamento del prelievo. Esaminiamo tutto nel dettaglio.
Pagamento
L’articolo 1 definisce con maggiore dettaglio le modalità di pagamento:
“1. Il contributo di cui all’art. 9, comma 5, della legge 9 marzo 2022, n. 23, è versato dai soggetti indicati nel comma 1-bis dell’art. 59 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, al bilancio dello Stato, con imputazione al capitolo di entrata 3583 del Capo XVII, presso la sezione di tesoreria provinciale dello Stato territorialmente competente, direttamente, ovvero tramite il conto corrente postale intestato alla sezione stessa con indicazione della causale del versamento, del capo e del capitolo di imputazione ovvero tramite bonifico bancario intestato alla sezione stessa con indicazione della causale del versamento, del capo e del capitolo di imputazione da effettuarsi sul conto della Tesoreria di Roma“.
Nuovi adempimenti
Le scadenze delle due rate annuali – 15 luglio e 15 gennaio – restano invariate e sono previsti nuovi adempimenti per verificare che i pagamenti siano stati effettuati per intero o, come spesso è accaduto in passato, che ci siano state “dimenticanze”.
Il bilancio registrato dell’ultimo anno e una dichiarazione sostitutiva certificata dal legale rappresentante dell’azienda che attesti la quota di fatturato derivante dalla vendita di prodotti ecocompatibili sono i requisiti che i contribuenti devono soddisfare sul sito del Sian.
Il regolare adempimento di questo requisito deve essere completato entro il 15 luglio di ogni anno; tuttavia, per il primo anno, i dati relativi al 2022 devono essere presentati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 marzo dello stesso anno.
Trascuratezza
Poiché tutte le R obsolete non sono state sostituite con le attuali H, nel decreto del marzo 2022 ci sono ancora sviste relative alle frasi di rischio che assoggettano i beni all’ecotassa. Poiché le norme di riferimento di solito riportano le tabelle di conversione pertinenti, si consiglia di non approfittare di questa lacuna a fini elusivi.
Riportiamo quindi l’elenco delle frasi interessate:
H300 – Letale se ingerito.
H301 – Tossico se ingerito.
H310 – Letale per contatto con la pelle.
H311 – Tossico per contatto con la pelle.
H330 – Letale se inalato.
H331 – Tossico se inalato.
H350 – Può provocare il cancro
H350i – Può provocare il cancro se inalato
H351 – Sospettato di provocare il cancro.
H360F – Può nuocere alla fertilità
H360FD – Può nuocere alla fertilità /al feto
H360Fd – Può nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto
H360Df – Può nuocere al feto / Sospettato di nuocere alla fertilità
H361fd – Sospettato di nuocere alla fertilità/al feto
H361f – Sospettato di nuocere alla fertilità
H373 – Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
H400 – Molto tossico per gli organismi acquatici.
H410 – Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H411 – Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H412 – Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H413 – Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
