Una parte più consistente dei danni subiti dagli agricoltori a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, le Marche e la Toscana nel maggio di quest’anno e della siccità del 2022 (durata fino all’aprile del 2023) sarà risarcita con 128 milioni di euro. Il presidente del Dipartimento Politiche Europee e Internazionali e Sviluppo Rurale del Masaf, Giuseppe Blasi, ha dato l’annuncio dell’arrivo dei fondi durante il convegno “La nuova architettura della gestione del rischio nel Piano strategico della Pac 2023-2027”, promosso dal Masaf in collaborazione con Ismea.

Fino al 2021, le questioni di mercato sono state le uniche ragioni per cui la riserva di crisi è stata utilizzata. Il primo anno è stata utilizzata per la crisi russo-ucraina, ma quest’anno la Commissione l’ha autorizzata sia per le difficoltà di mercato che per le emergenze climatiche, stanziando 330 milioni di euro su 450 milioni, ancora in gran parte legati al conflitto tra Mosca e Kiev. La Spagna è quella che finora ha beneficiato di più della liquidità a causa della siccità di due anni, seguita dall’Italia sia per la mancanza di precipitazioni nel 2022 sia per le alluvioni di quest’anno. Si tratta di 60 milioni di euro, che possono essere cofinanziati dagli Stati membri a un tasso del 200%. Lo Stato italiano ha poi contribuito con altri 120 milioni di euro, portando il totale a 180.

«Il ministro Lollobrigida è stato molto chiaro su come utilizzare le risorse – ha sottolineato Blasi – questo ci ha permesso di mettere a punto un provvedimento che abbiamo già presentato alle Regioni in via informale in una riunione dei primi di agosto e che presto proporremo ufficialmente in Conferenza Stato-Regioni».

Ci sono quindi buone notizie per i numerosi imprenditori agricoli danneggiati dalle recenti calamità naturali. Tuttavia, Blasi avverte: “Dobbiamo muoverci in fretta perché dobbiamo informare la Commissione Europea dei nostri piani di utilizzo di questi fondi entro il 30 settembre 2023, e dobbiamo utilizzare i fondi entro il 31 gennaio 2024”. Pertanto, la decisione è stata quella di aggiungere a quanto le Regioni avevano già accettato di rimborsare, piuttosto che avviare nuove procedure di richiesta di risarcimento. Al contrario, saranno previsti ulteriori risarcimenti per le richieste di risarcimento legate alle alluvioni già presentate attraverso il fondo Agricat, operativo da quest’anno. Solo gli agricoltori sono coperti dalla legge, gli allevatori no.

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