Le norme e le procedure per l’esecuzione del fondo di 225 milioni di euro per l’innovazione agricola, che sarà assegnato in quote uguali di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.
Attraverso la diffusione delle migliori tecnologie per la digitalizzazione delle imprese e l’utilizzo di robotica, sensoristica e piattaforme con infrastrutture 4.0, il regime di aiuti – che sarà supervisionato da Ismea – intende promuovere lo sviluppo di progetti di innovazione mirati a incrementare la produttività delle imprese agricole e agromeccaniche. Tutti hanno l’obiettivo di creare un’economia circolare riducendo l’uso di prodotti chimici, conservando l’acqua e utilizzando i sottoprodotti.
Gli interventi saranno realizzati con una procedura a sportello; per questo motivo è indispensabile che la domanda di finanziamento sia presentata per tempo. Il processo inizierà con la pubblicazione di un avviso che annuncia l’apertura del portale dove Ismea accetterà le domande.

I beneficiari

L’entità del contributo, che può arrivare fino a un massino del 95% dell’importo ammissibile, può variare a seconda dell’importo di investimento e del soggetto beneficiario. Sono ammesse:

  • Le pmi agricole singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni che risultano iscritte come attive al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, “impresa ittica” o “impresa agromeccanica”;
  • Giovani agricoltori di età compresa tra i 18 anni compiuti ed i 41 anni non compiuti e insediati da non oltre 5 anni, il cui contributo concedibile potrà coprire fino l’80% dell’investimento complessivo.
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